Cosa unisce Charles Dickens, l’alchimia e Quentin Tarantino? Senza dubbio il Blog della protagonista della nuova intervista: Alessia Savi!
Alessia è un esperta di strategie digitali. In questa intervista ci guiderà nel mondo della comunicazione digitale, ma modo suo, unendo “parole precise e gli strumenti migliori” mescolati per un’ottima strategia di comunicazione!
Alessia nel suo sito fa tantissimi paragoni con l’alchimia ed i suoi servizi vengono paragonati a delle pozioni. Tra le pozioni che vengono proposte possiamo trovare anche la pozione S.E.O., ed è grazie a quella che ho conosciuto Alessia.
Arrivato sul sito, ed affascinato dal tema sono andato subito sul blog, dopo aver letto Charles Dickens, Open Source e Quentin Tarantino nello stesso blog non ho potuto fare a meno che contattarla e arricchire il mio blog con le sue parole.
Conosciamo meglio Alessia Savi.
Chi è Alessia Savi?
Mi occupo di consulenze e strategie di comunicazione digitale. Aiuto liberi professionisti e business sostenibili a raccontare chi sono e di cosa si occupano con passione e semplicità.
Nel mio lavoro unisco creatività, pazienza e capacità analitica. Ascolto, faccio chiarezza sugli obiettivi, valuto gli strumenti più adatti a raggiungerli e trasmetto le mie competenze ai miei clienti.
Sono un’amante delle parole e sostengo una comunicazione di valore ed etica: per questo nella mia strategia i contenuti hanno il ruolo di indiscussi protagonisti
Amo le persone passionali, quelle che, quando gli parli, ti trascinano a forza nel loro mondo e che non pongono limiti alla propria visione. Nel tempo libero faccio la scrittrice per colmare gli spazi vuoti lasciati dagli altri.
Utilizzi molto spesso similitudini con l’alchimia, che tipo di pozione è la comunicazione digitale?
L’Alchimia è un sistema filosofico ed esoterico che riunisce in sé molte conoscenze pratiche, come l’astrologia, la metallurgia, la farmaceutica e la medicina. Se vogliamo, possiamo definire l’Alchimia come precursore della chimica moderna, ma credo sia riduttivo parlarne solo in ottica scientifica.
Cos’è l’Alchimia ce lo dice il suo nome: significa “fondere o legare insieme” in greco.
La comunicazione digitale è, per similitudine, proprio come l’Alchimia: accorpa diverse conoscenze pratiche, le unisce tra loro per creare qualcosa di differente dallo stadio iniziale del processo. Sono le parole a legare tra loro gli strumenti utilizzati per costruire una forte identità online.
La comunicazione digitale è questione di chimica tra le persone. Da un lato c’è un brand che vuole raccontarsi; dall’altro utenti che hanno dei bisogni; al centro, ci sono loro: i valori che li uniscono. Comunicare non è mettere in fila parole a caso, ma essere precisi e pertinenti, mai scontati, sempre in ascolto delle esigenze degli utenti, coerenti, flessibili nella strategia e nella scelta degli strumenti più idonei per la propria comunicazione online. Poi, la comunicazione digitale somiglia all’Alchimia anche per un altro aspetto: le unisce il metodo scientifico. I dati dei risultati ottenuti online sono sempre misurabili: quelli della pubblicità tradizionale no.
Visto che sei fan di Charles Dickens, se dovessi associare ai 3 fantasmi uno strumento di comunicazione, come li abbineresti?
Il Fantasma del Natale Passato porta con sé le pratiche invasive di comunicazione, le call to action impersonali, i pulsanti rossi che gridano a gran voce “cliccami!”. Sono tutti quegli strumenti che non si soffermano sul valore del messaggio e sulla qualità degli utenti ma della quantità. Acquisto di indirizzi email per incrementare il proprio database, iscrizione dei siti alle directory per migliorarne il posizionamento sui motori di ricerca, tecniche di black hat SEO, un tono di voce formale e da televendita Anni Ottanta: il Fantasma del Natale Passato contiene l’Impersonalità.
Il Fantasma del Natale Presente è il l’Inbound Marketing con la sua grandissima attenzione ai contenuti, all’ascolto degli utenti. Il Fantasma del Natale presente contiene la Personalizzazione e il piacere della condivisione.
Il Fantasma del Natale Futuro è l’Archetypal Branding. Gli archetipi sono la sintesi dell’esperienza umana a partire dalla comparsa dell’uomo sulla terra e, anche se ci illudiamo che non sia così, siamo il prodotto di una serie di cliché evolutivi. Il mito e la fiaba ce lo insegnano: ci sono decine di donne Demetra, di uomini Narciso, di giovani Bacco, di incaute Cappuccetto Rosso là fuori. L’Archetypal Branding si muove sulla linea della condivisione tra il brand e i consumatori attraverso un’identificazione nei valori comuni, in uno stile di vita e di pensiero analogo. Se pensarci in personaggi bidimensionali sembra riduttivo, dall’altro lato riconoscere un archetipo ci permette di andare al cuore delle persone. Seth Godin, nel 1999, ha parlato di Permission Marketing: in futuro dovremo riuscire a creare una tribù forte intorno al nostro brand. E la cosa più forte, per cui gli uomini e le donne da sempre lottano, sono i valori. Il Fantasma del Natale del nostro immediato futuro contiene la parole Empatia.
Tra gli strumenti che citi più spesso c’è WordPress, cosa hai trovato in questo strumento?
WordPress è intuitivo, facile da utilizzare anche per chi non conosce la programmazione, è veloce e offre infinite personalizzazioni grazie ai suoi plugin. Anche Google si è accorto che il 25% dei siti è realizzato in WordPress e questo gli ha fatto capire che lo sviluppo del CMS può essere interessante anche in ottica di posizionamento dei siti web. WordPress è user friendly e i suoi plugin automatizzano procedure di programmazione complesse da attuare su altri CMS. Per chi utilizza strategie di Inbound Marketing, poi, è un formidabile alleato.
WordPress è solo uno degli strumenti di comunicazione che definisci etici, cosa rende uno strumento etico e cosa no?
WordPress ha sicuramente il pregio di essere OpenSource, sviluppato da una community ricca e molto attiva in ogni parte del mondo, a costo zero per l’utente finale.
La comunicazione online, però, non è gratis: se dovessi definire uno strumento etico in base al suo costo sarei ipocrita. Come in ogni ambito della comunicazione, l’etica deriva dal modo in cui lo strumento viene utilizzato. L’utilizzo di una newsletter è etico se gli indirizzi mi sono stati dati da ogni utente e non ho acquistato liste da terzi, per esempio. Un corporate blog è etico nel momento in cui trasmette i veri valori del brand e non fa promesse prive di fondamento. Un sito è etico quando i suoi contenuti raccontano il metodo produttivo dell’azienda, la sua politica di gestione del personale e non ci troviamo a navigare tra le pagine di un’impersonale brochure online.
Una parola che si presenta molto spesso nel tuo sito è “condivisione”, qual è il valore della condivisione in questo lavoro?
La capacità di trasmettere valore, appunto. Se faccio bene il mio lavoro di consulente riesco a trasferire il valore del brand per cui lavoro dall’azienda ai potenziali clienti. Spesso il problema è a monte: le aziende non conoscono i propri valori fondanti, o li hanno dimenticati in anni di attività sul mercato. Condivisione significa dare per poi ricevere. A me piace condividere la mia esperienza e le mie conoscenze: se posso formare i miei clienti, lo faccio e ne sono felice. Credo che alla base della condivisione ci sia il desiderio di costruire un mondo migliore.
Condivisione significa dare per poi ricevere. A me piace condividere la mia esperienza e le mie conoscenze: se posso formare i miei clienti, lo faccio e ne sono felice. Credo che alla base della condivisione ci sia il desiderio di… Share on XLa condivisione ci permette di vivere un mercato trasparente e meritocratico, perché si innesca un circuito di clienti virtuosi che diventano naturali promotori dell’attività del nostro brand. Da consumatori, invece, ci affidiamo alla tribù che condivide i nostri valori per lasciarci guidare nei nostri acquisti.
Tarantino diceva: “Se ami i film, farai un buon film.” Quali strategie digitali ami?
Quelle basate sui contenuti. Per me gli strumenti digitali sono raccoglitori che ci aiutano a veicolare il nostro messaggio, ma i veri, indiscussi protagonisti restano i contenuti che creiamo. Quindi, la strategia che amo è di certo una strategia di Web Content Marketing.
Nel tuo sito hai un area chiamata “La Stanza delle Trasmutazioni”, un’area con risorse gratuite che hai realizzato. Qual è la prima pozione che regaleresti ad un potenziale cliente?
Pozione Desiderio, un contenuto gratuito in cui ho raccolto i miei anni di esperienza lavorativa come Controller. Pozione Desiderio aiuta i business a lavorare sul proprio modello economico, andando alla (ri)scoperta dei propri valori, dei propri desideri e di una visione futura della propria attività. È un veloce business plan da utilizzare per una prima pausa di riflessione, da cui però emergono gli obiettivi da raggiungere a breve e medio termine.
Grazie per le tue risposte. Per chi fosse interessato a seguirti, quali canali consiglieresti?
Grazie a te per la bella chiacchierata, ho ancora il cuore in subbuglio!
Online mi trovate sul mio blog e la mia newsletter, all’indirizzo www.alessiasavi.com, che aggiorno settimanalmente con consigli sulla comunicazione digitale per i business. Parlo poco tecnico e molto semplice, lo giuro! Lato social sono una presenza costante su Instagram e sulla mia pagina Facebook: su entrambi mi trovate come Alchimia della Parola, ovviamente!
Ancora grazie, a presto.